LO SPETTACOLO DELLE LETTERE D’AMORE SOTTO LE STELLE
Si è conclusa la prima sessione della XIII edizione del Concorso “Lettera d’Amore”, con la consegna dei premi ai vincitori che hanno partecipato alla sezione riservata alle lettere d’amore. Nel palco allestito a Torrevecchia Teatina (Chieti, in Abruzzo) presso il parco dei giovani “Karol Woytjla” annesso al Museo della Lettera d’Amore, sono risuonate serene, dolci e tormentate parole d’amore, vibranti emozioni, accorate metafore di passioni senza tempo: dalle memorie di Irma Radica, che celebrano un paesaggio allora incontaminato, di una spiaggia dove cresceva indisturbato il carpobrotus, il fico degli ottentotti, quando gli uomini avevano più cura e rispetto dell’ambiente naturale, ad una lettera di tenero amore filiale di Pierbruno Ricci, ad un’altra dedicata al profumo delle mandorle di Maria Paolini, ad una d’amore controverso per il Paese che l’ha trattata come un’intrusa, che l’ha costretta a emigrare per trovare lavoro: l’Italia, “la casa” tanto amata e irriconoscente in cui ha ben salde le radici una giovane scrittrice, Francesca Dandolo, la lettera dedicata dalla cometa al meteorite di Maria Brachetta, e tante altre prose epistolari, di Azzurra Boldrin, Susanna Polimanti, Mauro Barbetti, Fabio Muccin, Emma Fanucci, Mariangela Costantino, Rita Pelusi, Giovanni Di Iacovo, Samantha Pantalone, l’intera classe IV A della scuola primaria “Mazzini” di Avezzano con l’insegnante Emma Francesconi, ed infine l’opera della vincitrice Chiara Schettini, in cui si legge: “Quale amore, del resto, è Amore, se non condivide la sofferenza e non tenta di alleviarla, facendo scudo col proprio spirito alle pene dell’amato? Scopro così ingranaggi misteriosi nei miei pensieri, che a grande velocità sondano le possibilità dell’Universo per trovare soluzione ai drammi di una società cieca, indolente ed egoista, solo perché tu possa giovarne, solo perché tu possa esprimere il tuo genio ed il mondo intero conoscere il tuo nome”. I testi hanno commosso un pubblico numerosissimo e attento, silenzioso, che ha dimostrato di apprezzare come si deve la manifestazione letteraria celebrata sotto la volta del cielo più innamorato d’Italia. Nel corso della manifestazione è stato assegnato un riconoscimento alla carriera a Franco Di Mare: “Franco Di Mare nella sua esperienza giornalistica nei luoghi della sofferenza e della crudeltà si è fatto interprete e testimone della possibilità che un riscatto possa – debba esserci, nonostante Auschwitz e Sebrenica. Lo scrittore ci sollecita a dotarci di una forza interiore che orienti il nostro cammino in una adesione sempre più complessa e appassionata al dono che è stato consegnato a ciascuno di noi, il dono della vita”. Il premio per l’impegno civile è stato appannaggio di Maria Teresa Letta, vicepresidente della Croce Rossa Italiana, “per una vita trascorsa a infondere speranza in chi l’aveva persa, per la dedizione spesa in favore dei bisognosi, per la sua infaticabile attività nell’impegno civile e nella solidarietà umana”. La seconda parte della XIII edizione si svolgerà a ottobre, con la consegna dei premi riservati alle sezioni riservate alla bellezza, alla cartolina d’amore (che scade il 30 settembre), e quella delle lettere d’amore scritte da detenuti negli istituti di pena italiani.